Legge di Stabilità: inadeguata su pensioni ed esodati

 

La legge di Stabilità affronta in modo inadeguato il tema delle pensioni: da una parte, la proposta di indicizzazione è iniqua e peggiorativa rispetto a quanto conquistato dal Pd nella legge Finanziaria del 2012, al tempo del Governo Monti. Dall’altra, la soluzione data al tema dei cosiddetti esodati è del tutto insufficiente.La promessa fatta da Enrico Letta, nel suo discorso di insediamento alla Camera, non si risolve aggiungendo altri 6.000 lavoratori ai quali verrà applicata la normativa ante Fornero.Vorremmo a questo proposito sollevare un problema che sta diventando esplosivo: è intollerabile il fatto che dei 140.000 lavoratori già salvaguardati, frutto di 4 interventi successivi del Parlamento, soltanto 25.000 percepiscano la pensione. Le spiegazioni fin qui date, anche dall’Inps, sono del tutto insoddisfacenti. Comprendiamo che molti lavoratori matureranno il loro diritto pensionistico nei prossimi anni, ma avvertiamo il rischio che molti altri siano da mesi privi di reddito e non trovino la loro soluzione. Si crea in questo modo un circuito perverso che genera incertezza, frustrazione e disperazione: abbiamo stanziato oltre 10 miliardi di euro per queste salvaguardie, risorse certificate e ”bollinate” dalla Ragioneria dello Stato, e questi soldi non vengono spesi. Se ci sono degli intoppi burocratici o procedurali si cambino le normative del Fondo Esodati che abbiamo voluto istituire nella precedente legislatura. Inoltre, l’Inps invii una seconda lettera ai lavoratori inclusi nella salvaguardia, quelli che hanno già ricevuto una prima comunicazione dall’istituto previdenziale, indicando a questo punto la data di maturazione del diritto alla pensione. Sicuramente questo va fatto per chi percepirà  l’assegno pensionistico entro il prossimo anno.