ERICSSON: DAMIANO, “GOVERNO ASSUMA INIZIATIVA”

(ANSA) – ROMA, 28 LUG – “Abbiamo sempre avuto una immagine della Svezia come quella di un Paese evoluto, civile, con alto senso della tutela sociale, con raffinate politiche di welfare e, soprattutto, con una grande vocazione per la concertazione e per il dialogo sociale. Insomma, un Paese che ha insegnato al mondo che la qualità del lavoro e il rispetto della persona sono essenziali per avere, contemporaneamente, sviluppo economico e giustizia sociale. A giudicare, però, i comportamenti della multinazionale svedese Ericsson che opera in Italia, tutto questo appartiene a un mondo immaginario”. Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, dopo aver partecipato questa mattina al presidio sotto il Ministero del Lavoro. “L’azienda – prosegue – ha comunicato e messo in atto quasi 200 licenziamenti, rifiutando di partecipare a un tavolo di confronto con i sindacati e il Governo per individuare soluzioni alternative. Non siamo di fronte a un’azienda in crisi, al contrario. L’avidità aziendale, in un mondo globale dominato da logiche di concorrenza malata, si caratterizza nel binomio maggior profitto-delocalizzazione. Ormai interi settori strategici delle telecomunicazioni che hanno a che fare con la sicurezza nazionale sono nelle mani di cinesi e russi. Provate a fare le stesse scelte negli Stati Uniti o in Francia! È giunta l’ora di prendere coscienza di questa situazione. Un primo aspetto, se non si ferma questa deriva, riguarda il rischio di uno tsunami occupazionale del settore”. “Bisogna cambiare le regole del mercato del lavoro – spiega Damiano – è troppo facile e poco costoso licenziare, al punto tale che la Ericsson ha rifiutato la proposta del Governo e delle Regioni di utilizzo della cassa integrazione. Alla faccia della sensibilità svedese alle problematiche sociali. Bisogna invitare con fermezza l’azienda a sedersi a un tavolo di contrattazione attraverso una apposita “moral suasion” e una mobilitazione sociale, politica e parlamentare”. “È in gioco il destino di un settore strategico e l’occupazione di lavoratori di alta professionalità. Il Premier Gentiloni decida di far assumere al Governo una iniziativa collegiale per affrontare una situazione che non può essere sottovalutata”, conclude. (ANSA).