ROMA (ITALPRESS) – “L’Istat ci segnala che il Pil, nel terzo trimestre del 2018, è diminuito dello 0,1%. È la prima volta che capita dal 2014. Questo chiarisce ulteriormente come la crescita dell’1,5%, prevista dalla legge di Bilancio, diventi ancor più una pia illusione”. Lo afferma Cesare Damiano, candidato alla Segreteria del Partito Democratico, a proposito dei dati sul Pil diffusi oggi dall’Istat. “Un pilastro della manovra – continua – è, dunque, molto fragile. Non basta dire, come fanno Di Maio e Salvini, ‘è colpa di quelli di prima’. Troppo facile e, soprattutto, falso. Dire poi che si spenderanno meno soldi di quelli stanziati per quanto riguarda pensioni e reddito di cittadinanza (in tutto 16 miliardi, de quali 2 stanziati dal Governo precedente), si rivelerà, quando i conti verranno realmente fatti, una previsione totalmente sbagliata”. “A meno che non si taglino con l’accetta le promesse fatte. Inoltre, se si cancella l’Ape sociale, si fa un grave danno alle categorie più deboli. Un disoccupato di 63 anni, con l’Ape, va in pensione con 30 anni di contributi. Con ‘Quota 100’ con 38: dovrà aspettare 8 anni. Un bel risultato!”, conclude. (ITALPRESS).

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