(9Colonne) Roma, 28 mar – “Ieri Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato il ventisettesimo anniversario della legge 257/1992 che ha messo al bando l’amianto nel nostro Paese. Non possiamo che unirci alla denuncia, fatta dai sindacati, insieme alla Conferenza delle Regioni e all’Anci, del grave ritardo, da parte del Governo, su questo argomento.” Lo afferma Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico. “Infatti – continua – l’attuale Governo non ha rinnovato ancora i gruppi di confronto nei singoli ministeri – Lavoro, Salute e Ambiente – né riattivato la cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio, insediata dai precedenti governi per proseguire le bonifiche, migliorare la tutela sanitaria, assistere e indennizzare le vittime e i loro familiari. I Sindacati e le due Associazioni delle Istituzioni locali hanno giustamente chiesto anche il potenziamento delle prestazioni economiche del Fondo per le vittime dell’amianto. A ventisette anni dall’approvazione della legge, in Italia, l’amianto miete ancora 3mila vittime ogni anno. E, ricordano i sindacati, ne è stato bonificato meno di un quarto di quello presente nelle nostre abitazioni, negli uffici e nelle imprese”. “Il Governo dia retta alle Istituzioni locali e ai sindacati e i ministri Di Maio, Grillo e Costa rimettano al lavoro le loro strutture su questa emergenza infinita”, conclude. (red)
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