(AGI) – Roma, 18 feb. – “Il salario minimo di legge è una misura che, stabilendo una retribuzione inderogabile, contribuisce a battere la piaga del dumping salariale.” Lo dichiara Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail. “Al tempo stesso – continua – la sua adozione non può indebolire o mettere in discussione la contrattazione, soprattutto in un Paese come il nostro nel quale essa è particolarmente sviluppata. Non è un caso che la direttiva europea punti in due direzioni: l’adozione di un salario minimo legale e il rafforzamento della contrattazione collettiva che andrebbe garantita almeno all’80% dei lavoratori. Per questo non è proponibile una misura di salario minimo universale, uguale per tutti, indipendente dai settori di attività. La proposta che noi facciamo è quella di recepire, nella legge, i minimi salariali dei singoli contratti collettivi.” “Il Governo dovrebbe aprire un tavolo di confronto con le parti sociali per definire una misura di recepimento che sia condivisa”, conclude.
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