Presentata una proposta di legge per i lavoratori migranti

immiFavorire direttamente sul nostro territorio nazionale, grazie ad un permesso di soggiorno provvisorio di un anno, l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, al fine di evitare l’azzeramento dei flussi migratori. È questa, in sintesi, la proposta di legge (primi firmatari Luigi Bobba e Cesare Damiano) in tema di immigrazione presentata questa mattina alla Camera da alcuni esponenti del partito Democratico e dall’esponente Udc, Savino Pezzotta. La pdl si pone come obiettivo quello di ammettere l’ingresso in Italia di lavoratori migranti nella fase di ricerca del lavoro, imponendo pero’ una serie di condizioni (in primis una somma per coprire le spese di sostentamento) tali da garantire che nell’anno di ricerca il lavoratore straniero non gravi sull’assistenza pubblica.

Come alternativa alla previsione dell’ingresso per la ricerca di un lavoro, il disegno di legge, che nell’intenzione dei firmatari potrebbe anche trasformarsi in una serie di emendamenti da presentare all’interno del ddl sicurezza in discussione a palazzo Madama, propone di convertire l’ingresso per turismo di un lavoratore gia’ presente sul territorio in un permesso di soggiorno vero e proprio per motivi di lavoro.

“La nostra non sara’ una proposta salvifica- sottolinea Luigi Bobba- ma mira ad affrontare il problema dell’immigrazione in maniera seria ed approfondita, cercando di uscire dalla cultura dell’emergenza e da quell’illegalita’ ‘subita’ che non e’ dettata dal comportamento dei migranti ma da un cortocircuito legislativo senza via d’uscita”. La proposta, aggiunge Savino Pezzotta, “mira ad affrontare il problema dell’emergenza migratoria in un’ottica di normalita’, perche’ questo dell’immgrazione e’ un fenomeno che deve necessariamenete essere gestito con razionalita’”.

Dello stesso avviso e’ Cesare Damiano, che ricorda come, nei 18 mesi del Governo Prodi, “solo nel settore dell’edilizia sono ‘emerse’ 220 mila persone, delle quali il 55% straniere”, ed evidenzia che la proposta di legge presentata questa mattina rappresenta “un passo avanti nella direzione della normalita’”, grazie all’idea del “superamento di un esclusiva”.



Dl anticrisi, Damiano: Abbandonata per protesta la commissione Lavoro

aula-montecitorio“Abbiamo abbandonato per protesta i lavori della commissione, insieme all’Udc e all’Idv, prima del voto relativo al decreto anticrisi presentato dal governo”. Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in commissione Lavoro, Cesare Damiano. “Abbiamo voluto in questo modo segnare una discontinuita’ per chiedere con forza al governo un radicale cambio di marcia nell’organizzazione dei lavori parlamentari – spiega Damiano – Non si puo’ piu’ pretendere un pronunciamento su decreti ‘mobili’ che vengono successivamente cambiati, in questo caso dalle commissioni Bilancio e Finanze, a causa degli emendamenti presentati soprattutto dallo stesso governo.

L’accordo raggiunto prima delle vacanze di fine d’anno prevedeva un doppio parere (provvisorio e definitivo) che ci e’ stato adesso negato per il ritmo parossistico che il governo impone ai lavori, il piu’ delle volte vanificato dai voti di fiducia”. In secondo luogo, sottolinea il parlamentare del Pd, “non si puo’ sottovalutare il ruolo che la commissione Lavoro puo’ svolgere su materie contenute in questo decreto come quelle che riguardano gli ammortizzatori sociali. La nostra proposta di apertura di un tavolo di concertazione governo, opposizione, parti sociali, e’ stata fin qui ignorata ed e’ questa la diretta conseguenza del modo sbrigativo con il quale questi argomenti vengono affrontati – conclude Damiano – dimostrando la mancata percezione da parte del governo della gravita’ della crisi”. Fonte IL VELINO


Amianto: non bloccare le pensioni. Risoluzione in commissione lavoro della Camera

amiantoRaggiunta una soluzione tecnica per la vicenda delle pensioni percepite con i benefici per l’amianto, a rischio sospensione, mentre l’inchiesta condotta dai sostituti procuratori Ranieri Vittorio Miniati e Luca Scorza Azzara’ prosegue nell’accertamento delle presunte irregolarita’.

La risoluzione e’ stata votata oggi in commissione Lavoro della Camera, all’unanimita’, alla presenza del sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli.

Con questo atto di indirizzo proposto dal deputato ligure del Pdl Michele Scandroglio, “si impegna il governo ad assicurare che l’Inps non sospenda l’erogazione dei trattamenti pensionistici fino al definitivo annullamento da parte dell’Inail su base di elementi certi ed incontrovertibili e a valutare l’opportunita’ di evitare che i pensionati, salvo il caso di dolo, siano tenuti a restituire le somme ricevute”.

La risoluzione e’ stata sottoscritta dai capigruppo in commissione Lavoro: l’ex ministro Cesare Damiano (Pd); Nino Foti (Pdl); Davide Caparini (Lega); Teresio Delfino (Udc); e Giovanni Paladini (Idv). (ANSA).


GIUSTIZIA: NEL DDL LAVORO C’E’ UN ATTACCO AI LAVORATORI

Attacco ai lavoratori

E’ grave che il governo tenti in modo surrettizio di cambiare radicalmente il processo del lavoro. Il Pd,  nel corso dell’esame in commissione lavoro, del provvedimento del governo collegato alla manovra di luglio che e’ stato appena approvato dalla commissione Bilancio della Camera, ha chiesto la soppressione di tutti quegli gli articoli che riguardano le clausole generali, la certificazione dei contratti, la conciliazione e l’arbitrato e la possibilita’ di impugnazione del licenziamento da parte del lavoratore. Continua a leggere


LAVORO: IL GOVERNO METTE A RISCHIO IL FUTURO DI 60MILA LAVORATORI PRECARI

La manifestazione dei lavoratori dell’Isfol e dell’Istituto Superiore di Sanita’ e’ la testimonianza del disagio di questi lavoratori, in molti casi di alta qualificazione di fronte alle scelte del Governo di cancellazione delle norme di stabilizzazione volute dal governo Prodi. Il Pd si sta battendo in commissione lavoro, e lo fara’ la prossima settimana in aula, per impedire che passi questa norma, che potrebbe portare inizialmente a 60mila licenziamenti nella P.A.. La nostra opposizione ha portato alcuni risultati ma ancora insufficienti a garantire a questi lavoratori la necessaria stabilizzazione, continueremo quindi ad impegnarci per sanare l’ingiustizia che sta perpetrando questo Governo. 



FISCO:RIPRISTINARE FONDI ISFOL

Non vogliamo che l’Isfol venga rottamato o incluso in un elenco di enti inutili data la rilevanza del tema della formazione che l’istituto svolge e che l’Europa ritiene fondamentale ai fini della qualita’ del lavoro e della competitivita’ del sistema. Per questo ci auguriamo che il governo passi dalle parole e dalle recenti promesse ai fatti. Continua a leggere