Lunedì 5 agosto: Il lavoro delle Commissioni

COMMISSIONE XI – LAVORO Esame delle norme che riguardano il trattamento pensionistico Nel corso della prossima settimana la Commissione svolgera’ le seguenti interrogazioni: 5-00371 Fragomeli: Pensioni indebitamente percepite da parenti di persone defunte, 5-00632 Bergamini: Sull’attuazione delle misure relative alle cosiddette “pensioni d’oro” e interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. In sede referente proseguira’ l’esame dei seguenti provvedimenti: C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo e C. 1336 Airaudo concernenti Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico (Rel. Gnecchi – PD) e C. 857 Damiano concernente Disposizioni per consentire la liberta’ di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico (Rel. Polverini -PDL); proseguira’ l’esame delle abbinate proposte di legge: C. 5 Iniziativa popolare, C. 519 Damiano, C. 709 Airaudo, C. 1376 Polverini recanti Norme in materia di rappresentanza e rappresentativita’ delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro (Rel. Bellanova -PD) e della proposta di legge C. 363 Madia sulle Modifiche all’articolo 2112 del codice civile, in materia di mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda.


Pensione, con Maria Luisa Gnecchi dico: “Fornero corregge suo errore su 15 anni di contributi”

pensioniFinalmente il ministro Fornero, come chiesto ripetutamente dal Pd, ha dato il via libera alla circolare Inps che fa chiarezza sul mantenimento del diritto alla pensione di vecchiaia per migliaia di lavoratori con i requisiti contributivi di 15 anni previsti dalla riforma Amato. È un risultato importante perché la circolare riguarda in particolare donne, la cui vita lavorativa è stata discontinua, che hanno maturato alcuni anni di contribuzione prima del dicembre 1992, per uscire successivamente dal mercato del lavoro con la prospettiva di fruire della pensione di vecchiaia una volta raggiunto il requisito anagrafico. Il ministro si è assunta il merito di garantire il diritto alla pensione per 65mila persone, quasi tutte donne, mentre sta solo riconoscendo uno dei suoi errori: aveva, infatti, imposto all’Inps un’interpretazione restrittiva che cancellava il requisito dei 15 anni maturati entro il 31 dicembre ‘92 senza aver abrogato la legge. In commissione Lavoro abbiamo presentato un’interrogazione alla quale ha risposto il viceministro Martone, per chiedere di correggere quanto fatto da Fornero in merito al requisito dei 15 anni per le donne che il ministro stesso aveva cancellato con atto amministrativo.


La passione per osare, l’esperienza per riuscirci

CartolinaDamiano2La passione per osare, l’esperienza per riuscirci.

E’ sulla base di questi due punti di forza – la passione e l’esperienza – che ho deciso di presentare la mia candidatura alle primarie di Torino per la scelta dei parlamentari del Partito Democratico. Dopo due anni da ministro del Lavoro e quasi cinque da capogruppo Pd alla Commissione lavoro della Camera, chiedo che mi sia rinnovata la fiducia per portare a compimento quei progetti – dalla lotta alla precarietà a una più equa e moderna disciplina delle pensioni, da nuove regole sulla rappresentanza e la rappresentatività sindacale a iniziative a sostegno dell’occupazione, soprattutto dei giovani e delle donne – che sono ancora in cammino.

Abbiamo alle spalle anni difficili e difficili saranno anche gli anni a venire. Dopo i disastri di Berlusconi, il governo Monti ha avuto il merito di mettere in sicurezza i conti pubblici e di far riconquistare all’Italia il ruolo e il prestigio perduti in campo internazionale, anche se ha ecceduto nella strada del rigore.

Adesso occorre cambiare rotta, perché i sacrifici che gli italiani sono stati chiamati a sostenere non devono essere vanificati dalla mancanza di concrete prospettive di sviluppo.

Sono necessarie politiche che rompano la spirale recessiva e diano impulso allo sviluppo economico e produttivo e ritrovino la strada dell’equità sociale. Servono scelte che favoriscano la crescita – quantitativa e qualitativa – dell’occupazione; abbiamo bisogno di governanti che, con la loro opera quotidiana, siano in grado di restituire fiducia ai cittadini.

In questi cinque anni sono stato promotore di iniziative – in alcuni casi di vere e proprie battaglie – a difesa dei lavoratori, dei pensionati, dei precari, dei cassintegrati.

  • Mi sono battuto, in Commissione Lavoro e in Aula, per garantire con proposte e provvedimenti di legge una copertura previdenziale alle decine di migliaia di lavoratori (fra di essi i cosiddetti esodati) che, a causa della riforma Fornero, rischiavano (e in buon numero ancora rischiano) di restare senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione.
  • Sono stato promotore di iniziative legislative e parlamentari per sbloccare la situazione degli oltre 70mila vincitori di concorso pubblico, per lo più giovani, che non hanno ottenuto il posto di lavoro, conquistato con merito e fatica, a causa delle politiche restrittive per le assunzioni nella pubblica amministrazione.
  • In materia previdenziale, contro le rigidità introdotte dai governi Berlusconi e Monti, ho proposto un disegno di legge per introdurre una scelta flessibile nell’uscita dal lavoro verso la pensione. Sono fautore dellanecessità di un’azione di revisione, nel segno di una maggiore equità, della riforma Fornero.
  • Sono promotore di un “Pacchetto giovani” finalizzato alla riduzione della precarietà del lavoro attraverso agevolazioni per la conversione dei rapporti di collaborazione a tempo determinato in contratti di lavoro stabili, alla promozione dell’auto imprenditorialità giovanile (e femminile), alla regolamentazione del tirocinio formativo, dello stage e della pratica professionale (anche mettendo fine alla loro gratuità) e alla costruzione – anche attraverso un’effettiva totalizzazione contributiva – di una futura, dignitosa, rendita pensionistica.
  • Sono estensore di uno Statuto dei lavori autonomi avente come punticardinela semplificazione per l’avvio dell’attività, l’agevolazione fiscale per i giovani fino a 35 anni e i disoccupati di lunga durata, la promozione di servizi pubblici di consulenza e la tutela del reddito in situazioni di crisi e di inoccupazione.
  • Mi sono battuto (con successo) perché venisse finalmente portata a conclusione la vicenda dell’anticipazione dell’età del pensionamento per i lavoratori impiegati in lavori usuranti.

Iniziative e proposte con un solo obiettivo e un denominatore comune: favorire l’occupazione, difendere e promuovere la dignità e la qualità del lavoro.

E’ da qui che vi chiedo la fiducia per ripartire.

Cesare Damiano


Legge di Stabilità, con Maria Luisa Gnecchi affermo: ci sarà emendamento su ricongiunzioni pensionistiche

pensioniNell’incontro di oggi con la commissione Lavoro, il ministro Fornero ha confermato che ci sarà al Senato l’emendamento relativo alle ricongiunzioni pensionistiche. Si tratta di un fatto importante anche se non risolutivo del problema. L’emendamento è il risultato di una lunga battaglia del Partito democratico cominciata nell’agosto del 2010 e che ha conquistato via via il sostegno di tutti gli altri gruppi. Se l’emendamento sarà approvato, avremo risolto il problema delle ricongiunzioni per tutti coloro che sono passati dal pubblico impiego (o da un fondo sostitutivo ed esonerativo) all’Inps prima del luglio 2010, sanando in questo modo una palese ingiustizia sociale. La parte non completamente risolta riguarda le situazioni successive a quella data. Chi oggi è dipendente pubblico e ha anche contributi precedentemente versati all’Inps, potrà avere la ricongiunzione gratuita solo per la pensione di vecchiaia. L’esclusione delle pensioni di anzianità mantiene una discriminazione che andrà successivamente affrontata, non risolta in questa circostanza ancora una volta per problemi di copertura finanziaria. L’emendamento ha ovviamente individuato le risorse necessarie ed ha quindi il via libera della Ragioneria.


Pensioni, con Maria Luisa Gnecchi dico: governo presenti emendamento per risolvere problema ricongiunzioni

pensioniL’incontro di oggi tra il ministro Fornero e la commissione Lavoro sul tema delle ricongiunzioni pensionistiche non ha ancora individuato una soluzione al problema. Come da noi richiesto è in corso un intenso lavoro di confronto fra ministero del Lavoro, dell’Economia, Ragioneria dello Stato e Inps per individuare una norma di legge e la relativa copertura finanziaria. Il ministro ha dichiarato che non è percorribile la strada puramente amministrativa sulla quale si era in precedenza ragionato. Per quanto ci riguarda riteniamo che, a questo punto, l’unica possibilità sia quella di un emendamento del governo alla legge di stabilità, perché i tempi per una soluzione sono ormai molto stretti. Il ministro ha condiviso questa impostazione e l’appuntamento fissato martedì prossimo dovrà consentire alla commissione Lavoro di valutare la proposta di merito prima che essa sia formalizzata nell’apposito emendamento. È importante il fatto che, dopo oltre due anni di pressione da parte della commissione Lavoro, a partire dalla proposta di legge del Pd per il ripristino della precedente ricongiunzione gratuita verso l’Inps, presentata nell’agosto 2010, anche il governo si sia convinto dell’errore compiuto dall’esecutivo precedente, che oggi richiede una correzione per rendere giustizia ai lavoratori coinvolti.


Pensioni, con Maria Luisa Gnecchi dico: bene Fornero, risolvere presto problema ricongiunzioni

pensioniAnche noi, come il ministro Fornero, ci auguriamo che nel giro di qualche settimana venga risolto il problema delle ricongiunzioni che abbiamo sollevato, come Pd, nel lontano 2010, al momento del suo sorgere. Come ricordato dal ministro del Lavoro, si tratta di un provvedimento i cui effetti ‘sono folli’, perché costringono i lavoratori che intendono giustamente ricongiungere i contributi versati per poter avere una unica pensione, a pagare due volte. Si tratta di un errore compiuto dal governo Berlusconi e onestamente riconosciuto nell’Aula di Montecitorio dall’allora sottosegretario Luca Bellotti. La commissione Lavoro della Camera ha elaborato unitariamente una proposta per risolvere questo problema e attendiamo, come ha promesso il ministro, di avere rapidamente una risposta.